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Oggetto:
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Biodiversità genetica vegetale (insegnamento n.o. D.M. 270/04)

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Anno accademico 2009/2010

Codice dell'attività didattica
AGR0094
Docente
Dott. Ezio PORTIS (Affidamento)
Corso di studi
[f001-c717/101] laurea trien. in scienze e tecnologie agrarie curr. agrobiotecnologie
Anno
2° anno
Tipologia
B - Caratterizzante
Crediti/Valenza
8
SSD dell'attività didattica
AGR/07 - genetica agraria
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Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

- Fornire le competenze per l'utilizzo e l'applicazione di software per la costruzione di dendrogrammi di similarità, l'analisi della variabilità genetica e la valutazione della struttura genetica delle popolazioni - Fornire gli strumenti conoscitivi per operare nel settore della collezione, valutazione e salvaguardia delle risorse genetiche vegetali.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Sensibilizzare gli studenti nei confronti dei problemi della conservazione della biodiversità vegetale, con particolare riferimento alle specie di interesse agrario. Stimolare l’approccio critico alla materia, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati alla valutazione, alla gestione ed allo sfruttamento della variabilità genetica.

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Programma

1) Marcatori molecolari e loro applicazione per la caratterizzazione di germoplasma e fingerprinting varietale.

Richiamo sulle principali tecniche di biologia molecolare per l’applicazione dei marcatori molecolari: restrizione ed ibridazione; amplificazione PCR; elettroforesi su gel di agarosio e di acrilamide, elettroforesi capillare; sequenziamento (metodo Sanger). Definizione e classificazione dei marcatori molecolari. Marcatori basati su tecniche di restrizione ed ibridazione: RFLP e VNTR. Marcatori basti su tecniche di amplificazione PCR: RAPD, microsatelliti, Inter-SSR, AFLP e tecniche derivate, SNP, STS (marcatori CAPS e SCAR). Applicazione della tecnica ‘PCR inversa’ per estendere la sequenza di uno specifico marcatore molecolare. Strategie per il clonaggio di SSR: costruzione e screening di una libreria genomica; amplificazione di frammenti di restrizione con primer Inter-SSR in combinazione con primer AFLP. Confronto tra le tecniche di analisi molecolare: frequenza dei marcatori nel genoma; livello di polimorfismo (tasso di mutazione); specificità, multi-allelia, dominanza e co-dominanza; riproducibilità; quantità di DNA richiesta; laboriosità, competenze richieste e costi di applicazione; costi di sviluppo. Cenni ai principali utilizzi dei marcatori molecolari: identificazione varietale (fingerprinting); Studi di filogenesi; Realizzazione di mappe genetico-molecolari; Individuazione di regioni codificanti per caratteri di interesse agronomico e applicazione della selezione assistita da marcatori molecolari (MAS: Marker Assisted Selection)

2) Caratterizzazione di germoplasma, analisi filogenetiche e fingerprinting varietale.

Richiamo sui principali coefficienti di similarita’ (Nei e Li, Jaccard, Simple matching) e loro utilizzo in relazione ai marcatori molecolari impiegati. Costruzione di un dendrogramma di distanze con l’utilizzo del metodo UPGMA (Unweighted Pair Group Method with Arithmetic Mean): terminologia impiegata nell’analisi filogenetica, alberi filogenetici (cladogrammi, alberi addittivi e dendrogrammi), rappresentazione grafica degli alberi filogenetici, teoria della condizione ‘tre punti’; valutazione dell’affidabilità degli alberi filogenetici, bootstrap analysis ed ottenimento di alberi consenso; applicazioni pratiche mediante i softwares Excell, RAPDplot, Neighbour,  NTSYSpc, Consense.

3) Origine ed evoluzione delle specie coltivate.

Origine delle specie coltivate, piante coltivate primarie e secondarie; La distribuzione della biodiversita’ vegetale, centri di origine delle specie; Domesticazione e filogenesi delle principali specie coltivate: frumento, riso, mais, patata, erba medica; Meccanismi di domesticazione ed evoluzione delle specie coltivate: disseminazione spontanea, dormienza dei semi, habitus di crescita ed indice di raccolto, adattamento al fotoperiodo, dimensione e variabilità dei prodotti utilizzati, resistenze; Sindrome di domesticazione; Ruolo delle mutazioni dell’ibridazione e della poliploidizzazione nell’evoluzione delle piante coltivate, meccanismi fiorali che determinano l’auto e l’allofecondazione, concetto di pool genico (gene pool – gp).

4) Biodiversita’ genetica vegetale.

Fonti di risorse genetiche naturali, ecotipi (local races), varietá locali (landraces), progenitori selvatici delle forme coltivate (wild relatives); Erosione genetica nelle specie coltivate; Collezione e valutazione del germoplasma, collezioni ex-situ, in-situ ed on-farm, articolazione delle collezioni ex situ, registrazione dati relativi alla località e all’ambiente di raccolta, dimensione del campione da collezionare, procedura di campionamento, collezioni di base e collezioni di lavoro, numero di semi da conservare, ringiovanimento dell’accessione; Rete internazionale di centri per la salvaguardia delle risorse genetiche vegetali, la Banca del Germoplasma del DIVAPRA Genetica Agraria; Utilizzazione e valorizzazione delle varieta’ locali

5) Caratterizzazione della variabilità e della struttura genetica delle popolazioni.

Indici di variabilità genetica: numero osservato ed effettivo di alleli per locus, eterozigosi osservata ed attesa, indice di Shannon, indici di fissazione; marcatori co-dominanti e statistiche di Wright, effetti della deriva genetica e della frammentazione degli habitat; marcatori dominanti e statistiche di Nei; valutazione del flusso genico e delle distanze genetiche tra popolazioni; applicazioni pratiche mediante i softwares Popgene, AFLPsurv Neighbour, Consense.

Testi consigliati e bibliografia

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Barcaccia G., Falcinelli M. Genetica e genomica. Vol. II, III (cap. 10, 11, 12, 17, 20). Liguori Editore, Napoli. Verrà fornito dal docente il materiale didattico presentato a lezione, inerente gli argomenti trattati a lezione e durante le esercitazioni pratiche in laboratorio ed in Aula Informatica



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Note

Lezioni: 40 ore Esercitazioni in laboratorio: 10 ore Lezioni-esercitazioni in aula informatica: 30 ore L'esame si svolge come colloquio sugli argomenti presentati a lezione e sugli approcci metodologici utilizzati durante le esercitazioni pratiche.

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Ultimo aggiornamento: 18/06/2010 09:04
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